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La gioventù comunista messicana si unisce nel segno del marxismo-leninismo

* di Salvatore Vicario

Pietro Secchia, affrontando la questione dell’unità evidenziava come il concetto di base per affrontarla era: “unita sì, ma con chi e per che cosa?”. Su questa base i giovani comunisti messicani hanno impostato un positivo processo unitario, guidato dalla Lega della Gioventù Comunista del Messico (LJC) insieme alla Gioventù Comunista Rivoluzionaria (JCR), che approda al Congresso che si svolgerà dal 12 Luglio al 14 Luglio, nella città di Oaxaca, dove si costituirà la Federazione dei Giovani Comunisti (FJC), riprendendo lo storico nome della sezione messicana dell’Internazionale della Gioventù Comunista.

Questo processo unitario, guidato dalla LJC (giovanile del Partito Comunista del Messico) e JCR, rientra nel quadro della difficile opera di ricostruzione marxista-leninista avviata in Messico nel 2010, quando il PCM, con il IV Congresso, ruppe con il revisionismo e l’opportunismo, rappresentati in particolare dal lombardismo[1] che tanto danno ha arrecato al movimento operaio messicano, con le correnti riformiste e le analisi prive di fondamento della lotta per la liberazione nazionale e la cosiddetta “via messicana al socialismo”. I frutti di questa rottura si sono visti in questi anni con la forte ripresa del radicamento di classe dei comunisti messicani, col PCM che si è diffuso in quasi tutto il paese incorporando numerose avanguardie operaie, conquistando una reale influenza nei settori strategici dell’industria e nel movimento operaio e popolare, divenendo allo stesso tempo uno dei Partiti guida nel continente Americano per la costruzione del polo internazionale marxista-leninista in alternativa e rottura col Forum di San Paolo ormai da anni egemonizzato dalle forze riformiste e opportuniste del Sud America legate al Partito della Sinistra Europea.

Come riflesso della crisi del capitalismo e l’attacco della borghesia messicana ai diritti sociali, economici e politici della classe operaia e dei settori popolari, accrescono le lotte nella città e nella campagna e di conseguenza si acutizza la forte repressione statale, diretta dalla coalizione del cosiddetto “Patto per il Messico”, tra cui il PRI del presidente Enrique Peña Nieto, che ha portato all’uccisione e scomparsa di decine e decine di militanti e dirigenti operai e popolari, tra cui i membri del PCM, Velázquez Raymundo Flores (Segretario Regionale del PCM di Guerrero), Samuel Vargas e Miguel Solano (tutti e 3 dirigenti del PCM e della Lega Agraria Rivoluzionaria del Sud), assassinati nello Stato di Guerrero nell’agosto dello scorso anno [vedi].

Il processo unitario delle gioventù comuniste messicane si è costruito sul sano dibattito ideologico e programmatico e soprattutto nella pratica della costruzione organizzativa. Nelle tesi congressuali disponibili a questo link, si evidenziano come capisaldi della nascente organizzazione, il marxismo-leninismo come guida per l’analisi e la trasformazione della realtà,  il centralismo democratico, l’internazionalismo proletario, il riconoscimento della classe operaia come forza motrice della futura rivoluzione socialista, il rifiuto del riformismo e delle vie intermedie tra capitalismo e socialismo, identificando in Messico l’esistenza delle condizioni oggettive rivoluzionarie nei confronti di un capitalismo maturo, sviluppato, nella sua fase imperialista in cui lo Stato messicano occupa una posizione intermedia all’interno della piramide imperialista.

La Federazione dei Giovani Comunisti (FJC) del Messico, assume il compito di integrare la gioventù operaia e dei settori popolari nella lotta contro la dittatura dei monopoli, strutturandosi in nuclei territoriali (di quartiere o di paese) o settoriali (cellule di fabbrica o di scuola), nel quadro della strategia del PCM, del quale sarà la giovanile con il compito di formare i futuri quadri garantendo la continuità della lotta per il Potere Operaio e Popolare.

Il Fronte della Gioventù Comunista ha inviato un messaggio di saluto al Congresso delle Gioventù Comuniste del Messico, a cui si unisce la redazione di Senza Tregua inviando il nostro caloroso e militante saluto internazionalista, uniti nella comune lotta contro l’imperialismo e l’opportunismo e per l’unità internazionale del movimento comunista giovanile rivoluzionario.

Di seguito la traduzione dell’appello unitario:

Gioventù del Messico, unita contro il potere dei monopoli, per il socialismo-comunismo!

Alla gioventù operaia, disoccupata e studentesca

A tutta la gioventù messicana

Compagni, il panorama che noi giovani ci troviamo di fronte nel nostro paese e nel mondo è desolante. Il nostro futuro è segnato dalla disoccupazione, la sub-contrattazione, i salari bassi, lo sfruttamento intensificato, la violenza e l’alienazione. Se si dispone di un impiego, ci troviamo di fronte una serie di strumenti giuridici e fattivi che cercano di estrarre fino all’ultima goccia del nostro lavoro; lavoro extra non retribuito, mancanza di prestazioni sociali, ostacoli legali per l’organizzazione, licenziamenti continui, “tempi di prova” ecc. Dall’altro lato, non resta altro che ingrossare le fila dei disoccupati, dove i gruppi del narcotraffico, l’esercito o la politicheria, hanno il loro terreno fertile per la corruzione e la cooptazione. Oggi nel nostro Paese, i giovani non hanno uno spazio, sembrerebbe che le uniche opzioni sono lo sfruttamento e la miseria. In qualsiasi altro ambito in cui ci sviluppiamo, la scuola, il campo, la cultura, lo sport, ecc., i monopoli hanno esteso i loro tentacoli per degradarli, e metterli in funzione dei loro interessi capitalisti d’accumulazione e espansione. Tutti questi ambiti, sono sempre più privatizzati, in modo che noi, come figli delle classi lavoratrici e popolari siamo relegati, cacciati.

Contrariamente alle affermazioni degli ideologi borghesi, il sistema capitalista si trova in profonda crisi, che è provocata dalle dicotomie insite in esso, essenzialmente la contraddizione capitale / lavoro. Da ciò deriva che l’umanità affronta una grave crisi ambientale, sociale, politica e culturale. Giorno dopo giorno si afferma davanti ai nostri occhi come il capitalismo si trovi nei suoi limiti storici, ponendo sull’orlo del pericolo la totalità dell’umanità prodotto della loro incapacità di risolvere i problemi della disoccupazione, salute, accesso alla sicurezza sociale, ecc.

In aggiunta a ciò, le guerre imperialiste in tutto il globo continuano ad avvenire nella totale impunità; organismi imperialisti come la UE, la NATO, le basi militari statunitensi in America Latina, ecc., intervengono militarmente nelle regioni in cui l’accesso alle risorse energetiche come il petrolio, il gas e l’acqua sono trofei dei grandi monopoli che aspirano, con vera voracità, a controllare la vita di milioni di esseri umani sul pianeta. I mezzi di comunicazione di massa si uniscono in crociata per infondere la paura della necessità di un cambiamento rivoluzionario alle masse. Le menzogne e il discredito versato sulle organizzazioni che lottano contro il capitalismo, sono parte di una campagna che abbraccia il mondo intero con l’obiettivo di minare tutte le iniziative per emergere come alternativa alla barbarie. L’assalto dell’imperialismo colpisce notte e giorno senza riposo, senza distinzione di sesso, età e nazionalità. Dalle città industrializzate, fino alle zone rurali, l’imperialismo provoca il licenziamento di massa dei lavoratori, la carestia, la distruzione dei sindacati, l’applicazione di riforme strutturali, tra cui quella lavorativa che svaluta la forza lavoro del proletariato, la produzione del campo, eccetera.

In questo panorama la gioventù è vista dal capitalismo con particolare interesse, in quanto le condizioni imposte dal cosiddetto nuovo ordine mondiale negli ultimi decenni profilano la gioventù come un bottino selezionato, il quale è più vulnerabile all’alienazione e sfruttamento dei monopoli.

In Messico ci sono molti giovani che rifiutano il futuro che ci riserva il capitalismo. Quindi diciamo con forza: Il futuro non è capitalista, è del nuovo mondo, operaio e socialista! All’interno di questo flusso di dissenso e resistenza troviamo varie gioventù comuniste, le quali dalle nostre trincee facciamo fronte agli attacchi del capitale. Nel posto di lavoro, nelle strade, nelle università pubbliche e nei diversi ambienti dove la gioventù è presente, abbiamo alzato la bandiera della coscienza, la disciplina e la ribellione per segnalare: La crisi del sistema non ha soluzione, l’unica soluzione è la rivoluzione!

Con la nostra esperienza in ciascuna delle nostre trincee, abbiamo concluso che l’unico modo che abbiamo come giovani per cambiare la situazione è attraverso l’unità e la lotta. E’ un dovere del nostro tempo superare alcune zavorre che ci portiamo da decenni, il settarismo e il regionalismo; sappiamo per esperienza che non possiamo combattere il capitalismo chiusi a livello locale. Pertanto, se veramente vogliamo avere la sufficiente forza e capacità per dirigere la lotta della gioventù nel nostro paese, con la prospettiva del rovesciamento del capitalismo; non abbiamo nessun altro modo che organizzarci a livello nazionale, sostenendo una chiara politica anti-capitalista e di classe, che proponga come alternativa all’orizzonte il socialismo-comunismo.

Pertanto, le organizzazioni giovanili che firmiamo questo documento, chiamano il resto della gioventù messicana a partecipare al Congresso della Lega della Gioventù Comunista, che si convertirà in un Congresso delle Gioventù Comuniste per la nascita di una Federazione delle Gioventù, ferme nel marxismo-leninismo, nell’internazionalismo proletario, nei compiti rivoluzionari che ci corrispondono come giovani operai, lavoratori, disoccupati, o uomini e donne che studiamo oggi, ma che domani inesorabilmente faremo parte della forza lavoro o dell’esercito industriale di riserva.

Da quando in Messico sorse la Federazione dei Giovani Comunisti, sezione dell’Internazionale della Gioventù Comunista (KIM), il 24 Agosto 1920, le nuove generazioni di marxisti-leninisti hanno dato il loro contributo al partito della classe operaia per orientare e organizzare le masse giovanili. L’urgente scoppio rivoluzionario contro la borghesia in Messico deve contare su una organizzazione nazionale che può influire e organizzare tutte le lotte della gioventù, per questo il nostro dovere è: In ogni fabbrica, in ogni quartiere, in ogni scuola; Gioventù Comunista!

Organizzazioni e collettivi che ci siamo formati a livello locale o settoriale, così come coloro che cercano di costruire un lavoro politico-organizzativo in tutto il paese, abbiamo deciso di avanzare nella stessa direzione: chiamiamo gli altri collettivi, gruppi, organizzazioni o giovani singolarmente a integrarsi in una Federazione dei Giovani Comunisti.

Sulla base di tutto questo, le organizzazioni giovanili firmatarie chiamiamo al:

Congresso Nazionale delle Gioventù Comuniste.

Che si terrà il 12, 13 e 14 Luglio 2014 nella città di Oaxaca, Messico.

Gioventù del Messico, unita contro il potere dei monopoli, per il socialismo-comunismo, avanti!

Firmatari:

Lega della Gioventù Comunista

Gioventù Comunista Rivoluzionaria

Fronte della Gioventù Comunista

Club Comunista del Sud-Est

Fronte Guevarista Rivoluzionario

Gioventù Comunista di Tampico

Comitato Studentesco del Sud di Tamaulipas

Per la Coscienza e il Progresso del Chiapas,

A.C.

Collettivo Arrojo Combattivo

 



[1] Il “lombardismo” è una corrente che prende il nome dal fondatore del Partito Popolare, Vicente Lombardo Toledano, che sostiene tra le altre cose l’alleanza della classe operaia con una presunta “borghesia nazionale” e settori “progressisti” del governo, sostenendo che sarebbe possibile avanzare per tappe al socialismo sulla base delle particolarità dello sviluppo capitalista messicano che rendono possibile la “via messicana al socialismo”, con il transito al socialismo per “via pacifica” e pertanto qualsiasi intento rivoluzionario ha il carattere di una provocazione a causa della vicinanza con gli USA.

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