di Giovanni Ragusa Domani 6 maggio gli studenti in Spagna scenderanno in piazza per la giornata di mobilitazione nazionale lanciata congiuntamente dai due principali sindacati studenteschi del paese, il Frente de Estudiantes e Estudiantes en Movimiento. Sono previste manifestazioni in 18 città contro la riforma dell’università in via di discussione nel parlamento spagnolo. Questa riforma si inserisce in un contesto di più ampio respiro europeo, che a partire dal processo di Bologna va di anno in anno radicalizzando l’attacco all’università pubblica sotto la maschera della meritocrazia, dell’efficientamento e della maggior connessione del mondo accademico col mercato del lavoro. Ma in cosa consiste precisamente il …
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“L’altro” 25 aprile, quello portoghese
“L’altro” 25 aprile in Europa, quello della Rivoluzione dei Garofani che mise fine a 40 anni di dittatura fascista in Portogallo e all’oppressione dei popoli schiacciati dall’impero coloniale portoghese, come quelli di Angola e Mozambico in lotta da decenni per l’indipendenza. Il governo della dittatura fu rovesciato dal Movimento delle Forze Armate di orientamento progressista, supportato dalla vasta mobilitazione operaia e popolare. La canzone “Grândola Vila Morena”, proibita sotto il regime e utilizzata come segnale per l’inizio della mobilitazione dei militari di Lisbona, è diventata il simbolo di quegli eventi. Foto di ieri, 25 aprile a Lisbona, Portogallo.
Read More »Non dimentichiamo Rana Plaza, un crimine del capitalismo
Tutti dovrebbero ricordare il disastro di Rana Plaza, accaduto in Bangladesh 8 anni fa. Nel collasso di questo edificio morirono 1129 operai dell’industria tessile e furono estratti 2500 feriti. Quando si aprirono le crepe, l’edificio ricevette un ordine di evacuazione. Ma agli operai delle fabbriche tessili al suo interno fu ordinato di andare lo stesso al lavoro il giorno successivo, quello in cui l’edificio crollò. Non è stata una fatalità, ma un crimine del capitalismo. Sul tessile in Bangladesh e sullo sfruttamento disumano di centinaia di milioni di operai si regge buona parte dell’industria tessile e del “fast fashion” di …
Read More »L’imperialismo italiano in Libia e la guerra ai migranti
di Ivan Boine Nella giornata di ieri il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha fatto visita al nuovo Primo ministro libico Abdul-Hamid Mohamed Dbeibeh, guida del governo di unità nazionale di Tripoli (l’esecutivo riconosciuto dall’ONU, ma non da Francia e Russia). Nel corso dell’incontro il premier italiano – il primo capo di governo a incontrare Dbeibeh – ha confermato il sostegno al governo già presieduto da al-Sarraj. Il proseguimento dei buoni rapporti tra Roma e Tripoli è fondamentale per tutelare gli interessi dell’imperialismo italiano. Non è un caso che l’Italia sia stato il primo paese a incontrare Dbeibeh, il 21 …
Read More »Lo schiaffo del governo italiano alla solidarietà di Cuba
L’Italia sostiene le sanzioni economiche contro la Repubblica di Cuba, questo è il significato del voto italiano in sede ONU. Il rappresentante italiano ha, infatti, votato contro una risoluzione del Consiglio delle Nazioni Unite per i Diritti Umani che condanna le sanzioni unilaterali nel campo dei diritti umani e che esorta i paesi avvezzi a questa pratica a ritirare tali misure in quanto esse violano i diritti umani e il diritto internazionale. Nel mirino, quindi, c’è anche il “bloqueo” che gli USA e i loro alleati impongono a Cuba. Un voto che rappresenta un vero e proprio schiaffo alla solidarietà …
Read More »Mobilitazioni in Turchia contro le politiche reazionarie di Erdoğan
Nella notte tra venerdì e sabato, con un decreto presidenziale firmato dal presidente Erdogan, la Turchia ha annunciato il ritiro dalla “Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e contro la violenza domestica”, nota anche come Convenzione di Istanbul perché fu ratificata nella città turca, e proprio la Turchia fu la prima a firmarla nel 2011 quando lo stesso Erdogan era presidente del consiglio. La motivazione ufficiale fornita dai conservatori dell’AKP, il partito di governo, è che le leggi turche sarebbero sufficienti a difendere le donne e inoltre il “provvedimento minerebbe …
Read More »La polizia a Londra attacca la fiaccolata per Sarah Everard
di Giovanni Ragusa L’ondata repressiva che sta attraversando tutta Europa, dalla Francia all’Italia passando per la Grecia, ha toccato anche il Regno Unito. Lo scorso sabato la fiaccolata organizzata in ricordo di Sarah Everard, 33enne britannica tragicamente deceduta a seguito di violenze commesse da un agente di Scotland Yard (la polizia inglese) di nome Wayne Couzens, si è trasformata però nell’ennesimo episodio di violenza poliziesca. La morte della giovane britannica è già un evento di una certa gravità, come ben si può capire. Sparita la sera del 3 marzo a Brixton e ritrovata solo una settimana dopo nel Kent, ad …
Read More »Grecia. Non si fermano le proteste, cresce la repressione autoritaria
La crisi da Covid-19 ha prestato il fianco, nell’ultimo anno, ad un grave irrigidimento delle misure di polizia in diversi Stati dell’Unione Europea, come anche in Italia abbiamo avuto modo di vedere. Tra questi, uno dei paesi che è stato maggiormente vittima di un crescente clima di repressione è sicuramente la Grecia, che con il KKE, la sua giovanile KNE ed il fronte sindacale PAME ha dato vita ad una grande manifestazione contro la violenza poliziesca lo scorso 9 marzo. Una piazza che giunge dopo mesi di proteste contro una riforma dell’università dai toni autoritari, che tra le altre cose …
Read More »L’anticomunismo in Slovacchia ha la benedizione della UE
Sono sempre più gli Stati membri della UE che adottano legislazioni che puntano alla criminalizzazione del movimento comunista, tanto nelle sue espressioni storiche quanto in quelle attuali. Negli ultimi mesi, alla lista si è aggiunta la Slovacchia. Un emendamento varato dal Parlamento slovacco il 4 novembre 2020, da applicare ad una legge del 1996 sulla “immoralità ed illegalità del sistema comunista”, definisce apertamente il KSS, cioè il Partito Comunista Slovacco oggi esistente, come una organizzazione criminale. Un dato da non sottovalutare è che l’emendamento sia stato “giustificato” dalla Vicepresidente della Commissione Europea con un richiamo alla ormai famosa risoluzione del …
Read More »Morire da sfruttati per i mondiali di calcio
di Mattia Gabella Nel 2010 il Qatar ha vinto il diritto a ospitare i mondiali di calcio del 2022. Da quell’anno almeno 6500 lavoratori immigrati sono morti sul lavoro o per le dirette conseguenze delle condizioni in cui sono costretti a lavorare, una statistica impressionante di circa due decessi ogni 24 ore. Per mantenere il diritto ad ospitare la competizione e non sfigurare davanti al mondo intero, il Paese si è lanciato in una gigantesca sfida ingegneristica che consiste nella costruzione di sette nuovi stadi, una fitta rete infrastrutturale di strade, autostrade e aeroporti finanche un’intera nuova città, Lusail, da …
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