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La gioventù e la lotta contro il MUOS

*FGC Sicilia

La crisi del capitalismo avanza e si approfondisce nella sua agonia storica, destinando alla gioventù proletaria e popolare un futuro di sfruttamento, precarietà, povertà, diritti negati (dalla casa, alla salute, allo studio) e guerre. La gioventù siciliana paga ancora di più questo destino, con un elevatissimo tasso di disoccupazione, precariato e lavoro in nero, in un territorio legato ormai ad un secolare sottosviluppo e destinato ad essere una piattaforma per le guerre d’aggressione e la realizzazione dei piani imperialisti da parte degli USA e della NATO. In una fase di crisi strutturale del capitalismo monopolistico e di intensificazione delle contraddizioni inter-imperialiste, le guerre regionali assumono sempre più il carattere di guerra globale a cui gli USA si stanno preparando da tempo. La lotta per l’egemonia economica, monetaria e commerciale, per le risorse naturali, le rotte commerciali, quote di mercato, rendono profondamente instabile la situazione internazionale con forti nuove potenze capitaliste che minano l’egemonia dell’imperialismo statunitense e europeo che difendono i propri interessi monopolistici con la corsa agli armamenti, le ingerenze e le bombe. La Sicilia occupa una posizione strategicamente fondamentale per gli interessi dell’imperialismo statunitense e dell’Alleanza Atlantica della NATO ai fini del controllo sul mediterraneo e medio-oriente. Abbiamo già visto ciò, nell’aggressione alla Libia dove la Sicilia è stata la portaerei per gli attacchi, francesi, inglesi, italiani, americani al popolo libico. E vediamo oggi con le minacce alla Siria, che si sono accelerati i lavori del MUOS e la “sicurezza” stessa della Base USA di Niscemi, dove sono già in funzione a pieno regime le 46 Antenne NRTF, così come si è rafforzata la Base di Sigonella.

Nel corso di questi anni, in Sicilia si è sviluppato un movimento popolare contro l’installazione del sistema MUOS, che nella lotta e nella repressione subita, ha progressivamente elevato la sua coscienza e organizzazione, diffondendosi nelle masse siciliane e legandosi a livello nazionale ai movimenti di lotta come il No TAV e No Dal Molin. Nella lotta contro il MUOS la popolazione locale e non, ha avuto esperienza diretta della distanza inconciliabile tra gli interessi delle masse stesse e quelle dell’imperialismo e delle sue istituzioni, internazionali, nazionali, locali. Il diritto alla salute, il protagonismo popolare, il rifiuto della complicità nelle guerre, hanno animato il movimento che ha riportato la lotta e il protagonismo delle masse al centro della vita politica e sociale. Allo stesso tempo, anche il livello di conflittualità si è elevato, con i blocchi stradali, l’occupazione dei consigli comunali, l’opposizione al tentativo di penetrazione fascista del movimento, fino ad arrivare alla violazione e occupazione simbolica della Base USA a conclusione del corteo del 9 Agosto. Gli ultimi atti di Crocetta (dalla revoca della revoca ai lavori, alle infami accuse di infiltrazioni mafiose nel movimento) che seguono ai diktat del governo nazionale,  la forte repressione, così come il doppiogiochismo dell’amministrazione comunale di Niscemi, hanno mostrato ancora una volta la natura delle istituzioni e dei suoi apparati repressivi e l’impraticabilità delle vie istituzionali.

È su questo percorso di lotta che il prossimo 28 Settembre, il movimento No MUOS scenderà di nuovo in strada, questa volta a Palermo sotto la parola d’ordine “Bloccare il MUOS, sabotare la guerra, cacciare Crocetta!”. I giovani proletari e studenti siciliani, in questi mesi hanno sempre di più ingrossato le file del movimento e dei comitati, dando vigore alla lotta ampliandola e portandola anche nelle scuole e università. Il MUOS è un nemico del futuro della gioventù di tutto il mondo, perché è uno strumento di guerra in mano agli imperialisti statunitensi nelle loro guerre di distruzione dei popoli, perché è la prosecuzione nel lato militare degli interessi delle multinazionali, monopoli industriali, bancari e finanziari che rubano il futuro alla gioventù destinandola allo sfruttamento, alla precarietà, alla sotto-occupazione, alla disoccupazione, al peggioramento delle condizioni di vita, di studio e di lavoro in nome dei loro profitti; quegli stessi profitti che sostengono sempre più spesso con le bombe. Per questo i giovani, per prendersi il futuro hanno bisogno di lottare adesso, nel movimento NO MUOS così come nel movimento studentesco così come nel movimento operaio, contro il sistema capitalista-imperialista, contro il sistema dello sfruttamento, della disoccupazione e delle guerre.

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