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Stupro per mano di un militare Usa. Una notizia da non diffondere.

di Federica Savino

Ultimamente la stampa dedica numerosi spazi alle violenza contro le donne in ogni sua forma, i talk show televisivi pomeridiani riescono ad impiantare intere puntate su questi argomenti facendoli scadere quasi a notizie di semplice gossip televisivo. Poi alcune notizie fanno sempre più presa di altre, come per esempio quelle in cui il carnefice risulta essere un immigrato di qualsiasi nazionalità ( nonostante gli studi dicano chiaramente che le donne sono preda dei propri mariti, ex mariti, fidanzati, ex fidanzati ), a quel punto i commenti razzisti che fomentano l’odio razziale si sprecano, che contribuiscono alla creazione di un nemico stereotipato del quale bisogna avere paura e dal quale bisogna difendersi ad ogni costo.

Nessuna traccia però nelle grande testate giornalistiche né tanto meno nei telegiornali all’ora di pranzo dello stupro avvenuto a Vicenza ai danni di una giovane minorenne per mano di un militare statunitense impiegato presso la base militare che la cittadina ospita ormai dal 1955.

Il fatto è avvenuto nel novembre del 2013, il militare ventunenne è indagato dalla Procura della Repubblica di Vicenza per stupro e sequestro di persona, però a quanto pare la notizia non era degna di essere raccontata se non da qualche giornale locale o in piccoli trafiletti nelle ultime pagine. La notizia per nulla ammirevole per la base americana avrebbe potuto destare non poco sdegno,  riportando alla ribalta la contrarietà a quella base militare e a tutte le basi militari statunitensi e della NATO sul nostro territorio. Altro che invasione degli africani sui barconi, ma vere e proprie occupazioni degli Stati Uniti sul nostro territorio che minano la sovranità nazionale del nostro Paese rendendolo sempre più suddito degli Usa e della loro politica imperialista.

Via le basi militari NATO dal nostro paese! Fuori l’Italia dalla NATO!

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