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Lavoro

Toscana, storie di ordinario sfruttamento dei lavoratori

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TOSCANA. Nelle ultime edizioni locali di alcuni quotidiani sono state denunciate le dure condizioni di lavoro di molti giovani , sopratutto nel settore del turismo e della ristorazione . Accade ad esempio che in provincia di Massa una cuoca tuttofare riceva la bellezza di 3 euro l’ora , mentre il padrone la assicura per sole 4 ore giornaliere contro le dieci effettuate in realtà. Oppure che nella ricca Forte dei Marmi ( in provincia di Lucca ) un albergo di lusso paghi solo 500 euro ad un bagnino adibito alla sorveglianza in piscina, oltre che rifiutarsi di pagare le ore …

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Licenziato a 25 anni perché troppo vecchio. Ma per la Corte Europea è legittimo…

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Un magazziniere è stato licenziato da Abercrombie & Fitch perché “troppo vecchio”, a soli 25 anni. Accadde nel 2012 in provincia di Venezia, dove il giovane era stato assunto dal noto marchio d’abbigliamento statunitense nel 2010 con un contratto a lavoro intermittente (una sorta di contratto a chiamata valido fino a 25 anni o dopo i 45). Nel 2012 era riuscito ad ottenere un contratto a tempo indeterminato, ma poco dopo era stato licenziato perché prossimo ai 25 anni. La giustizia italiana aveva dato ragione al giovane: la Corte di Appello di Milano aveva accusato l’azienda di comportamento discriminatorio e …

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Sfruttamento e minacce, così si lavora nei ristoranti di Torino

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Pubblichiamo di seguito la lettera di un cameriere e un aiuto cuoco, entrambi colleghi in un ristorante torinese, che hanno scelto il nostro giornale come megafono per denunciare le loro condizioni lavorative e il mobbing psicologico a cui sono sottoposti quotidianamente. Abbiamo volutamente censurato i loro nomi per evitare possibili ritorsioni ai danni dei due ragazzi. Siamo M. Rossi e L. Bianchi, due ragazzi di 26 e 23 anni, e lavoriamo in uno dei tanti ristoranti a Torino. Ci è capitato di leggere recentemente l’appello di un giovane cameriere, che denunciava la sua condizione lavorativa e lo sfruttamento che vive …

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Fiducia e calcetto, il “lavoro” secondo Poletti

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*di Enrico Bilardo Ieri mattina il ministro del lavoro Poletti ha incontrato diversi studenti a Bologna durante un incontro sull’alternanza scuola-lavoro. Il Ministro, come spesso gli capita, ha rilasciato affermazioni discutibili, sia riguardo l’alternanza che riguardo il mondo del lavoro: “Il rapporto di lavoro è prima di tutto un rapporto di fiducia. È per questo che lo si trova di più giocando a calcetto che mandando in giro dei curriculum” Poletti non è nuovo a questo genere di uscite con cui rivela, senza alcuna remora, delle realtà tanto note ed evidenti quanto deplorevoli; quello che sorprende è proprio che un …

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Intervista a un giovane italiano a Londra

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Abbiamo ricevuto da una cellula estera del Partito Comunista questa intervista a un giovane ragazzo italiano, originario di Caserta e oggi residente a Londra, che ci ha raccontato la condizione dei giovani emigrati dall’Italia. La crisi di quasi dieci anni fa e le sue conseguenze hanno determinato, come sappiamo, una grandissima immigrazione extracomunitaria, ma anche una grande emigrazione di italiani all’estero. Dai racconti di chi emigra per lavoro, emerge tutta l’attualità delle parole di Marx quando parlava dell’“esercito industriale di riserva”. A.M., queste le iniziali del ragazzo, è laureato da poco e si è trasferito inizialmente in provincia di Londra, …

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Essere giovane e cameriere a San Salvario (Torino).

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È pervenuta in questi giorni alla nostra redazione questa lettera da parte di un giovane lavoratore torinese che ha voluto condividere l’esperienza che lui e altri ragazzi vivono quotidianamente nel settore della ristorazione, che fa riflettere molto su come i giovani siano sempre più precari e massacrati dalla realtà lavorativa. Useremo un nome di fantasia per evitare possibili ritorsioni. Sono “Mario Rossi” e faccio il cameriere a San Salvario, una delle zone della movida torinese. Sono mesi che lavoro in un locale abbastanza noto della zona. Ho scritto questa lettera perché sento il bisogno di parlare di come noi giovani …

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Poletti sui giovani emigrati: «stanno bene dove sono andati». Lang (FGC): «Si dimetta, non sentiremo neanche la sua mancanza».

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È di poco fa la notizia dell’ennesima uscita infelice di Giuliano Poletti, Ministro del Lavoro del Governo Renzi e ora del nuovo Governo Gentiloni. Secondo Poletti, riporta l’Ansa: « Conosco gente che è andata via e che è bene che stia dove è andata, perché sicuramente questo Paese non soffrirà a non averli più fra i piedi. Bisogna correggere un’opinione secondo cui quelli che se ne vanno sono sempre i migliori. Se ne vanno 100 mila, ce ne sono 60 milioni qui, sarebbe a dire che i 100 mila bravi e intelligenti se ne sono andati e quelli che sono …

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Il calvario dei lavoratori di Villa Armonia

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*da Casa del Popolo “Giuseppe Tanas” La proprietà della casa di cura Villa Armonia Nuova, accreditata presso il SSN e sita in Roma, sta mettendo in atto una vera e propria aggressione padronale contro i diritti base dei lavoratori, in modo totalmente illegale a antisindacale. Le nefandezze di Rosati, l’imprenditore che gestisce la clinica,iniziano a Gennaio 2015, non retribuendo in busta paga, gli straordinari effettuati il mese precedente. Ciò è stato, purtroppo solo l’inizio di una serie di violazioni ai danni dei lavoratori. Da Febbraio 2015 a Giugno 2016, infatti, il proprietario eroga solo il 60% del salario, senza fare sconti neanche a …

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Centri estivi, sfruttamento giovanile e mancanze dello Stato

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Carlo è un ragazzo appena maggiorenne e la sua giornata ha inizio alle 6.30 del mattino. Nulla di strano se si alzasse dal letto d’inverno per andare a scuola e non per cominciare il turno di lavoro alle 7.30 in piena estate. Eppure la realtà è questa: arrivato sul posto di lavoro, si rimbocca le maniche e per dieci ore circa compie il suo dovere per guadagnare la misera paga che gli spetta, meno di due euro e cinquanta all’ora, ovviamente in nero. Una tragicommedia sembrerebbe, una presa in giro o, al massimo, il solito resoconto della giornata lavorativa di …

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Se i padroni fanno ciò che vogliono

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Pubblichiamo volentieri un’altra lettera proveniente, stavolta, dal figlio di una lavoratrice che testimonia tutte le angherie e le difficoltà che patisce la classe operaia di questo paese, ma non solo. Essa ci dimostra, per l’ennesima volta, come le classi sociali esistano ancora (con buona pace di tanti intellettuali e sinistroidi), che la lotta di classe non è mai terminata, e che purtroppo la sta vincendo la Borghesia. Di fronte allo strapotere e all’arroganza dei grandi monopoli, delle multinazionali e dei padroni (che non hanno altra bandiera che quella del “soldo”) dobbiamo impegnarci ancora di più per creare un sindacato di …

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