Marco – nome di fantasia – è un operaio metalmeccanico di 19 anni con un contratto a tempo determinato di sei mesi, ottenuto tramite un’agenzia interinale (a cui deve versare una parte dello stipendio) e non rinnovabile. Lavora in una fabbrica a Campi Bisenzio, sei anni fa si è trasferito a Firenze provenendo da un paese dell’Est Europa. Sono proprio i lavoratori come lui quelli più esposti oggi ai rischi di contagio, giovani lavoratori a tempo determinato obbligati a lavorare, senza diminuzione dell’orario di lavoro. Ha accettato di lasciarci la sua testimonianza sotto anonimato. “Negli stessi giorni delle conferenze stampa …
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