Sono sempre più gli Stati membri della UE che adottano legislazioni che puntano alla criminalizzazione del movimento comunista, tanto nelle sue espressioni storiche quanto in quelle attuali. Negli ultimi mesi, alla lista si è aggiunta la Slovacchia. Un emendamento varato dal Parlamento slovacco il 4 novembre 2020, da applicare ad una legge del 1996 sulla “immoralità ed illegalità del sistema comunista”, definisce apertamente il KSS, cioè il Partito Comunista Slovacco oggi esistente, come una organizzazione criminale. Un dato da non sottovalutare è che l’emendamento sia stato “giustificato” dalla Vicepresidente della Commissione Europea con un richiamo alla ormai famosa risoluzione del …
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