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Decreto lavoro. La morsa mortale dei contratti a tempo determinato

Il nuovo attacco del Governo Meloni ai diritti dei lavoratori non fa che confermare la sua natura antioperaia e reazionaria. Con la cancellazione de facto del Decreto Dignità, l’esecutivo ha liberalizzato ulteriormente i contratti a tempo determinato, ampliando le possibilità di sfruttamento e precarietà per i lavoratori. Questa mossa rappresenta un chiaro attacco alle condizioni di vita dei lavoratori e un ulteriore allargamento delle maglie della precarietà e della flessibilità nel mercato del lavoro. Il nuovo decreto, nei fatti, concede moltissima flessibilità nelle mani delle aziende, che sicuramente porterà a discriminazioni e ritorsioni. UNA MISURA CHE FAVORISCE LA PRECARIETÀ Il …

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Voucher: lotta al lavoro nero o precarietà senza fine?

I primi di maggio del 2023 viene approvato e pubblicato dal Consiglio dei Ministri, un decreto-legge che contiene tutte le principali riforme che il Governo Meloni vuole applicare in tema di lavoro. Un decreto-legge (soprannominato “Decreto Lavoro”) che fa il paio con la Manovra Finanziaria di qualche mese fa, in cui si è avuto un assaggio di quella che sarebbe stata la postura del Governo rispetto a una serie di temi come liberalizzazione dei contratti a termine, Cuneo fiscale, taglio al reddito di cittadinanza e finanziamenti alle imprese che producono armi. In questo articolo vogliamo analizzare nello specifico uno degli …

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Meno vincoli sui contratti a termine: l’attacco del Governo si intensifica

di Angelo Panniello Dopo aver smantellato il Reddito di Cittadinanza e aver promosso una Legge di Bilancio lacrime e sangue per i proletari, il Governo Meloni si prepara, attraverso la modifica del Decreto Dignità, a liberalizzare ulteriormente i contratti a tempo determinato. Infatti, dopo la “Santa Crociata” a reti unificate in “favore” del lavoro e dell’occupazione, l’obiettivo dell’esecutivo sarebbe di allargare le maglie dei contratti a tempo determinato, eliminando del tutto le causali e allungando così la durata massima della precarietà e della flessibilità di questi contratti. Non c’è che dire: il problema urgente per il governo è dare lavoro a …

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Stabilizzazioni al CNR: nessuna reale vittoria

di Giovanni Ragusa Lo scorso 30 novembre, CGIL e FLC-CGIL hanno dato in pompa magna la notizia della stabilizzazione di più di 300 lavoratori del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche). Una vittoria che è stata sbandierata come epocale, con il segretario della CGIL Landini che ha affermato: “Il futuro e il rilancio del Paese non possono prescindere dalla creazione di lavoro stabile”. Come spesso accade, però, dietro singole vertenze ed annunci, c’è un piano politico molto più ampio, che si muove nel modello di gestione capitalistico di un settore strategico come quello della ricerca pubblica. Il CNR non è un …

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Rows of red seats in a theater

«Costretti a scalare le ferie, non sappiamo se torneremo al lavoro» Intervista a una lavoratrice precaria in un cinema di Rimini.

Abbiamo intervistato Eva (nome di fantasia), 28 anni, che lavora con contratto part-time in uno dei principali cinema di Rimini. Una testimonianza che porta alla luce la natura estremamente instabile e precaria dell’impiego di tantissimi giovani anche in una regione come l’Emilia Romagna che, nei proclami ma non nella sostanza, rivendica un sano e robusto sistema di welfare. La sua testimonianza evidenzia le pesanti ripercussioni che l’emergenza sanitaria sta avendo sull’occupazione dei giovani precari. Ciao Eva, puoi raccontarci quali sono le tue mansioni? Lavoro presso un cinema di Rimini, essendo assunta con un contratto da addetto Multiplex, già di per …

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La truffa del lavoro “autonomo” spiegata nel film di Ken Loach

*di Ruggero Caruso “Sorry we missed you” è l’ultimo capolavoro prodotto da Ken Loach che in linea con i suoi lavori precedenti fornisce in maniera brutale agli spettatori uno spaccato di realtà quotidiana della working class inglese. Al centro del racconto, la storia di una famiglia nella Newcastle della fine degli anni 10 del ventunesimo secolo: lui, Ricky, fattorino mal pagato, lei, Abby, badante di anziani e disabili, realizzano in un’Inghilterra in piena recessione che, a causa dei debiti e della loro condizione lavorativa, non riusciranno mai a raggiungere la stabilità, comprare casa e vivere una vita serena insieme ai …

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Il disagio occupazionale colpisce un quinto dei lavoratori in Italia

Il disagio occupazionale colpisce un quinto dei lavoratori in Italia

*di Lorenzo Vagni L’aumento del tasso di disagio occupazionale è dovuto alla progressiva precarizzazione del lavoro, attuata in Italia dai governi di centro-destra e centro-sinistra su chiaro indirizzo delle grandi imprese, che da tale precarizzazione hanno potuto aumentare i propri profitti a spese dei lavoratori, e dell’Unione Europea, che delle grandi imprese è una diretta emanazione. Negli ultimi anni infatti si è assistito ad una concentrazione della ricchezza sempre maggiore, con meno del 10 % della popolazione che possiede l’86 % della ricchezza globale e ad un consistente aumento del numero di milionari. La crisi economica è stata infatti riversata completamente sulle classi popolari, mentre allo stesso tempo …

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Perché i “bonus giovani” per le assunzioni sono una presa in giro

L’ultima trovata del Governo, in quella che sembra più una campagna elettorale che altro, nel contesto del cosiddetto “piano Marshall per i giovani”, è un nuovo bonus per le aziende che assumeranno i giovani fino a 29 anni. Si parla di un fondo di 2 miliardi da stanziare con la Legge di Bilancio per il 2018. Secondo il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti, che ha parlato al meeting annuale di Comunione e Liberazione a Rimini (di cui è assiduo frequentatore da anni), è “plausibile” la creazione di 300mila nuovi posti di lavoro attraverso questi sgravi, corrispondenti a 3250 euro di …

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Licenziato a 25 anni perché troppo vecchio. Ma per la Corte Europea è legittimo…

Un magazziniere è stato licenziato da Abercrombie & Fitch perché “troppo vecchio”, a soli 25 anni. Accadde nel 2012 in provincia di Venezia, dove il giovane era stato assunto dal noto marchio d’abbigliamento statunitense nel 2010 con un contratto a lavoro intermittente (una sorta di contratto a chiamata valido fino a 25 anni o dopo i 45). Nel 2012 era riuscito ad ottenere un contratto a tempo indeterminato, ma poco dopo era stato licenziato perché prossimo ai 25 anni. La giustizia italiana aveva dato ragione al giovane: la Corte di Appello di Milano aveva accusato l’azienda di comportamento discriminatorio e …

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Sfruttamento e minacce, così si lavora nei ristoranti di Torino

Pubblichiamo di seguito la lettera di un cameriere e un aiuto cuoco, entrambi colleghi in un ristorante torinese, che hanno scelto il nostro giornale come megafono per denunciare le loro condizioni lavorative e il mobbing psicologico a cui sono sottoposti quotidianamente. Abbiamo volutamente censurato i loro nomi per evitare possibili ritorsioni ai danni dei due ragazzi. Siamo M. Rossi e L. Bianchi, due ragazzi di 26 e 23 anni, e lavoriamo in uno dei tanti ristoranti a Torino. Ci è capitato di leggere recentemente l’appello di un giovane cameriere, che denunciava la sua condizione lavorativa e lo sfruttamento che vive …

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