di Peter Mertens* C’è un’idea molto diffusa, che si sente sempre più spesso: le tecnologie dell’informazione e delle scienze della comunicazione hanno radicalmente cambiato la produzione. La maggior parte dei paesi sviluppati ha un’economia di servizi, una società post-industriale. In Europa, il 66% della popolazione lavoratrice è impiegata nel settore dei servizi. Negli Stati Uniti questa percentuale raggiunge il 79% (1). A causa di questo cambiamento nella composizione della classe lavoratrice, non si può proseguire come prima, dice il filosofo italiano Antonio Negri: “Odio chi dice: la classe operaia è morta, ma la lotta continua. No. Se la classe operaia …
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