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Pillole di storia

«C’era tanto entusiasmo per il futuro, credevamo nel socialismo». Intervista a Renzo Ricci, partigiano

La resistenza nella Sabina e nella provincia di Rieti ha visto molti protagonisti, in particolare la brigata D’Ercole-Stalin nata dall’unione della banda D’Ercole, che prende il nome dall’ufficiale Patrizio D’Ercole che la guidava, con la brigata Stalin composta dai comunisti della zona. Abbiamo raccolto la testimonianza del compagno Renzo Ricci, componente della brigata Stalin. — Ciao Renzo, puoi dirci innanzitutto come hai iniziato il tuo percorso nella Resistenza e quali sono i motivi che ti hanno spinto a farne parte? Mio padre fu cacciato dalle ferrovie perché era stato uno degli organizzatori dello sciopero nazionale contro il fascismo del 1920, …

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«La giustizia del popolo eseguì la sentenza». Sull’esecuzione di Giovanni Gentile da parte dei GAP

Il 15 aprile del 1944 i partigiani gappisti di Firenze giustiziavano Giovanni Gentile, ideologo del fascismo italiano. Una vicenda che storicamente ha generato discussioni anche in ambienti antifascisti. Proponiamo a tal proposito un estratto dalla Storia della Resistenza scritta da Pietro Secchia e Filippo Frassati. — «La giustizia partigiana colpiva così i membri di quei “tribunali assassini” la cui funzione Giovanni Gentile, il filosofo esaltatore della violenza, aveva tentato di giustificare come mezzo idoneo a riportare, legittimando le rappresaglie indiscriminate, ed in tal modo intimorendo i ribelli, la concordia nel paese. […] La giustizia del popolo eseguì la sentenza anche …

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Gagarin: quando il socialismo portò l’umanità nello spazio

di Ivan Boine — “Vengo da una famiglia comune, una famiglia di lavoratori come ce ne sono milioni nella mia patria socialista. I miei genitori sono due semplici russi ai quali la Rivoluzione d’Ottobre ha dato una vita piena e dignitosa.” 12 aprile 1961. Ore 9:07 di Mosca. 60 anni fa, Jurij Gagarin era il primo essere umano a volare nello spazio, a bordo della navicella Vostok-1. L’Unione Sovietica inaugurava una nuova tappa nel progresso dell’umanità, dimostrando cosa può fare la classe lavoratrice al potere. Gagarin divenne subito il simbolo di speranza per milioni di persone in tutto il mondo. …

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Le radici operaie e popolari dell’8 marzo

La Giornata Internazionale della Donna ricorre nella maggior parte dei paesi del mondo nella data dell’8 marzo. Non si tratta certamente di un giorno casuale: si tratta della data scelta storicamente dai movimenti di lotta per l’emancipazione della donna, che puntavano non tanto a “festeggiare” quanto a rinnovare l’impegno per abolire tutte le discriminazioni ancora esistenti. La rilevanza del movimento operaio La questione dei diritti delle donne inizia a emergere nel XIX secolo, prima all’interno del movimento abolizionista negli Stati Uniti e poi all’interno del movimento socialista. Negli USA la “prima ondata” del femminismo si concretizzò nella lotta per il …

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Fascisti contro proletari: 100 anni dalla “Battaglia di Firenze”

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di Gabriele Giacomelli Quest’anno ricorre il centesimo anniversario dei fatti che dal 27 febbraio al 2 marzo 1921 trasformarono Firenze e i suoi quartieri popolari in un vero e proprio campo di battaglia tra il proletariato urbano da un lato e fascisti, guardie regie, carabinieri dall’altro. La “Battaglia di Firenze” segnò l’inizio dell’affermazione del fascismo in Toscana che, nel giro di pochi mesi dopo quegli eventi, avrebbe imposto il proprio dominio su tutta la regione. La Toscana, infatti, rappresentò insieme all’Emilia Romagna e ai territori triestini una delle principali direttrici della progressiva conquista del paese da parte dei fascisti, conclusasi …

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Lenin e i giovani socialisti italiani

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Il seguente articolo è stato pubblicato su L’Unità, 11/10/1970, a firma di Luigi Polano, già segretario della Federazione Giovanile Socialista nel 1921 e primo segretario della FGCI dopo il congresso che decretò l’adesione in massa della componente giovanile al Partito Comunista d’Italia nato a Livorno. — Luigi Polano, nel 1920 segretario della FGS, rievoca un incontro che ebbe al 2° congresso dell’Internazionale comunista con il grande dirigente rivoluzionario che criticò lo scarso lavoro compiuto in Italia fra le masse giovanili contadine. I punti di forza dell’organizzazione giovanile — Operai, studenti ed impiegati — Sessantamila i tesserati Un giorno di fine …

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«Quel giorno a Firenze non cambiò solo un nome». Il congresso dei giovani che aderirono in massa al PCI

L’articolo che segue è stato pubblicato da “L’Unità” il 29/01/1971, a 50 anni dal congresso delle Federazione Giovanile Socialista che cambiò il nome in Federazione Giovanile Comunista, aderendo al Partito Comunista d’Italia e alla Terza Internazionale. Lo pubblichiamo a scopo documentale, soprattutto per le informazioni e le riflessioni iniziali per quel che riguarda il contributo dei giovani alla fondazione del Partito Comunista d’Italia. Ovviamente, riflette nell’impostazione tutti i limiti politici di un articolo del 1971, riflettendo la linea già problematica del PCI del tempo. Letto con gli occhi di oggi, verrebbe da dire che manca anche una seria riflessione rispetto all’effettivo …

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Ruggero Grieco ricorda Livorno: «Quando uscimmo dal teatro Goldoni i nostri vecchi compagni avevano gli occhi umidi di pianto»

Quella che segue è una testimonianza del Congresso di Livorno ad opera di Ruggero Grieco, storico dirigente comunista italiano. Fu pubblicata a pagina 121 del primo volume dell’opera “I comunisti nella storia d’Italia” di Cesare Pillon, distribuita da Teti Editore nel 1973.  — di Ruggero Grieco Erano circa le 10,30 del 21 gennaio quando i delegati della frazione comunista al XVII Congresso nazionale del partito socialista italiano, che si teneva a Livorno, abbandonarono il Teatro Goldoni, al canto dell’Internazionale, e si avviarono al Teatro San Marco , per deliberare la costituzione del partito comunista. Qui si tenne il nostro primo Congresso, …

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130 anni dal massacro di Wounded Knee

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Il 29 dicembre 1890 l’esercito degli Stati Uniti massacrò più di 300 nativi americani, catturati nei giorni precedenti mentre viaggiavano in cerca di rifugio. I responsabili ricevettero medaglie al valore, i morti furono gettati in fosse comuni o lasciati nella neve. Sulle targhe commemorative presenti oggi sul posto, la parola “massacro” è stata aggiunta successivamente, coprendo la parola “battaglia”, vera e propria falsificazione storica figlia del tentativo di nobilitare l’infamia e la vergogna.

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Franca Viola, la prima donna in Italia a rifiutare il matrimonio riparatore

La ragazza nella foto oggi ha 72 anni, all’epoca ne aveva 17. È passata alla storia per aver rifiutato di sposare il mafioso che l’aveva rapita e violentata. Il rapimento avvenne il 26 dicembre del 1965. Fu rapita ad Alcamo (Trapani) da Filippo Melodia, membro di una cosca locale con cui era stata fidanzata, che la segregò violentandola per 8 giorni. Secondo la morale di quel tempo, in questi casi la donna doveva sposare il proprio carnefice per salvare il proprio onore. Il “matrimonio riparatore” cancellava il reato di violenza carnale, che all’epoca era considerato un reato contro la pubblica …

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