di Giovanni Ragusa 52 agenti della polizia penitenziaria sotto custodia cautelare per maltrattamenti e torture sui detenuti, circa 300 presenti in quello che è un vero e proprio teatro degli orrori. L’avvenimento in questione riguarda dei fatti risalenti al 6 aprile 2020, dunque in una delle fasi più buie del primo lockdown, accaduti nel penitenziario di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta. Nel clima di totale incertezza e terrore per il dilagare del virus, in condizioni assolutamente incapaci di assicurare i detenuti del contagio (e pensare che c’è chi vede nella vita del carcerato quella di un pascià …
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