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Idee e lotta

L’europeismo non è migliore del “vecchio” nazionalismo

di Matteo Battilani e Giacomo Canetta Non così raramente sentiamo parlare di “federalismo europeo”, “integrazione europea” o di progetti come “l’esercito comune europeo”. Tutti concetti che sembrano indicare la volontà di raggiungere, gradualmente, una forma politica che superi i singoli stati-nazione dell’Unione Europea. In realtà la borghesia europea, allo stato attuale, non ha alcuna intenzione di far raggiungere all’UE la forma “statale”. Infatti, vediamo ogni giorno come gli interessi divergenti dei padroni degli stati membri si scontrino su questioni di politica interna ed esterna, e come – nonostante avvicinati dai vantaggi che porta una politica monetaria comune e la circolazione …

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Non dimentichiamo Fausto e “Iaio”

di Riccardo Sala e Sebastian Pelli Era il 18 marzo 1978. Fausto Tinelli e Lorenzo “Iaio” Iannucci uscivano dal centro sociale che frequentavano, il Leoncavallo di Milano, per tornare a casa e mangiare assieme, come ogni sabato sera. Ad aspettarli in una via lì vicino c’erano tre ragazzi, uno con il cappotto marrone e due con addosso un impermeabile chiaro e dei sacchetti di plastica in mano. Fausto e Iaio vennero uccisi a colpi di calibro 38, sparati attraverso quei sacchetti bianchi affinché non fossero rinvenuti i bossoli sul luogo del delitto. La notizia corse veloce tra i compagni milanesi. …

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Le radici operaie e popolari dell’8 marzo

La Giornata Internazionale della Donna ricorre nella maggior parte dei paesi del mondo nella data dell’8 marzo. Non si tratta certamente di un giorno casuale: si tratta della data scelta storicamente dai movimenti di lotta per l’emancipazione della donna, che puntavano non tanto a “festeggiare” quanto a rinnovare l’impegno per abolire tutte le discriminazioni ancora esistenti. La rilevanza del movimento operaio La questione dei diritti delle donne inizia a emergere nel XIX secolo, prima all’interno del movimento abolizionista negli Stati Uniti e poi all’interno del movimento socialista. Negli USA la “prima ondata” del femminismo si concretizzò nella lotta per il …

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La questione comunista oggi, 30 anni dopo Rifondazione

di Paolo Spena (segreteria nazionale FGC) La tesi principale di questo articolo, scritto a pochi giorni dalla ricorrenza dei 30 anni dalla nascita del Movimento per la Rifondazione Comunista, è che i limiti che hanno caratterizzato quell’esperienza hanno continuato nel tempo a viziare i tentativi di tenere aperta un’ipotesi comunista in Italia, e soprattutto continuano a farlo ancora oggi. L’assenza di una vera rottura con l’opportunismo, che non è una attitudine umana ma una precisa concezione politica, ideologica e organizzativa, ha impedito il bilancio critico che sarebbe davvero necessario per avanzare. È al contempo una critica e un’autocritica e contiene …

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Fascisti contro proletari: 100 anni dalla “Battaglia di Firenze”

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di Gabriele Giacomelli Quest’anno ricorre il centesimo anniversario dei fatti che dal 27 febbraio al 2 marzo 1921 trasformarono Firenze e i suoi quartieri popolari in un vero e proprio campo di battaglia tra il proletariato urbano da un lato e fascisti, guardie regie, carabinieri dall’altro. La “Battaglia di Firenze” segnò l’inizio dell’affermazione del fascismo in Toscana che, nel giro di pochi mesi dopo quegli eventi, avrebbe imposto il proprio dominio su tutta la regione. La Toscana, infatti, rappresentò insieme all’Emilia Romagna e ai territori triestini una delle principali direttrici della progressiva conquista del paese da parte dei fascisti, conclusasi …

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Una storia dimenticata: Eugenio Curiel e il Fronte della Gioventù

di Giorgio Pica — “Il presente è come è, ma in esso abbiamo cominciato a costruire qualcosa; è quindi meglio di quanto avrebbe potuto essere. Qualcosa abbiamo strappato alle avverse condizioni e ancora più strapperemo conquistandoci faticosamente, ma sicuramente, il nostro futuro.” (Eugenio Curiel) Il 24 febbraio 1945 veniva assassinato a Milano Eugenio Curiel, scienziato e dirigente del PCI, figura legata all’esperienza della gioventù partigiana, di decine di migliaia di giovani che lottarono contro il nazifascismo per costruire una società fondata sull’uguaglianza e la giustizia sociale. È questa la storia del Fronte della Gioventù per l’Indipendenza Nazionale e la Libertà …

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I nazisti riciclati nella Germania Ovest e e nella NATO: una pagina oscura nella storia tedesca

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  In Italia è stato spesso luogo comune affermare che non vi sia stata una reale epurazione dell’apparato dello Stato dai quadri del periodo fascista (e fin qui è vero), “a differenza della Germania”. Eppure, la storia non è così semplice. Certo, vi furono alcune epurazioni e vi fu Norimberga. Ma mai vi fu una vera epurazione, come avvenne nella DDR. La Germania dell’Ovest, e soprattutto la NATO, non si fecero scrupoli a riciclare e riabilitare uomini dell’apparato nazista nelle trame della Guerra Fredda. L’articolo che segue cerca di ricostruire una parte di quelle vicende. — di Alessandro Locatelli ed …

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La verità storica dimenticata nel “Giorno del ricordo”

Loška Dolina, Slovenia meridionale, il 31 luglio 1942. Soldati italiani fucilano Franc Žnidaršič, Janez Kranjc, Franc Škerbec, Feliks Žnidaršič ed Edvard Škerbec, cinque abitanti del villaggio di Dane presi in ostaggio qualche giorno prima. Negli ultimi anni in Italia, questa foto è oggetto di falsificazione con un’interpretazione che capovolge vittime e carnefice, divenendo simbolo delle presunte atrocità slave contro italiani. (Raccolta fotografica del Muzej novejše zgodovine Slovenije (Museo nazionale di storia contemporanea a Lubiana) - Numero d'archivio pl1818)

Il “Giorno del ricordo”, 10 febbraio, è stato istituito dal Governo Berlusconi II, il 30 marzo 2004, al fine di «conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale».   Vogliamo indagare in cosa consiste questa “più complessa vicenda”.   Cosa dimentichiamo nel “Giorno del ricordo”?  La “vicenda” non comincia nell’aprile 1945, ma con la fine della prima guerra mondiale, poi fu completata dal regime fascista, che culminò nel 1941 con l’invasione nazifascista della Jugoslavia.   Gli atroci crimini (stragi, deportazioni, internamenti) commessi …

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Sul contesto politico-militare internazionale del mondo moderno

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Traduzione di un articolo di Elisseos Vagenas, membro del Comitato Centrale del KKE e responsabile della sezione internazionale del CC. Pubblicato sulla Kommunistiki Epitheorisi, rivista teorica del KKE, numero 6/2020, ottobre-dicembre. — Le “vie di pace e prosperità” promesse ai popoli da tutti i tipi di oppositori del socialismo dopo il suo rovesciamento nell’Unione Sovietica e in altri paesi dell’Europa orientale non sono mai diventate realtà. Tre decenni dopo, nonostante l’ulteriore sviluppo tecnologico, il “nostro mondo contemporaneo” è diventato ancora più spietato e disumano per i lavoratori. Le conquiste storiche della classe operaia sono state eliminate, mentre le successive crisi …

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Non possiamo (ancora) dimenticare Auschwitz e chi la liberò

Il 27 gennaio 1945 l’Armata Rossa dell’URSS apriva i cancelli di Auschwitz, e ancora oggi la data è ricordata come simbolo delle vittime dei crimini del nazismo. Ma è legge inevitabile della storia che la memoria di certi eventi, o meglio il trasporto con cui li si ricorda e ci si approccia ad essi, vada sfumando man mano che questi diventano più lontani nel passato. La storia di Auschwitz e dei sei milioni di morti nei campi di sterminio non fa eccezione. Per quanto il pensiero possa turbarci, verrà il giorno in cui Auschwitz sarà studiata con la stessa indifferenza …

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