Nella giornata del 26 gennaio, l’assessora regionale all’istruzione Elena Donazzan, in quota Fratelli d’Italia, ha promulgato una circolare con cui veniva richiesto a tutti i presidi delle scuole venete di promuovere “momenti di riflessione” in occasione della ricorrenza della “ritirata di Russia” degli Alpini del gennaio 1943, che segnò il massiccio ripiego delle forze tedesche ed italiane dai territori sovietici, invasi a partire dal 1941 con l’Operazione Barbarossa. Più che un tentativo atto a stimolare momenti di dibattito, la circolare diffusa dall’assessora riporta la richiesta esplicita di diffondere tra il corpo studentesco una lettura distorta e intrisa di revisionismo storico …
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Fascisti contro proletari: 100 anni dalla “Battaglia di Firenze”
di Gabriele Giacomelli Quest’anno ricorre il centesimo anniversario dei fatti che dal 27 febbraio al 2 marzo 1921 trasformarono Firenze e i suoi quartieri popolari in un vero e proprio campo di battaglia tra il proletariato urbano da un lato e fascisti, guardie regie, carabinieri dall’altro. La “Battaglia di Firenze” segnò l’inizio dell’affermazione del fascismo in Toscana che, nel giro di pochi mesi dopo quegli eventi, avrebbe imposto il proprio dominio su tutta la regione. La Toscana, infatti, rappresentò insieme all’Emilia Romagna e ai territori triestini una delle principali direttrici della progressiva conquista del paese da parte dei fascisti, conclusasi …
Read More »A chi vi parla del fascismo “popolare”, ricordate la strage di Torino
98 anni fa, tra il 18 e il 20 dicembre 1922, avvenne la “strage di Torino”. Le squadre d’azione fasciste, guidate da Piero Brandimarte, attuarono una serie di omicidi e di pestaggi all’interno di un duro attacco alle organizzazioni del proletariato torinese. Furono uccise quattordici persone e almeno ventiquattro ferite, mentre vennero dati alle fiamme la Camera del lavoro, il circolo anarchico dei ferrovieri, il Circolo “Carlo Marx” e la sede de L’Ordine Nuovo (peraltro già occupata dalla polizia). La dinamica degli eventi[1] L’origine degli eventi avrebbe avuto un’origine privata. Un panettiere del quartiere popolare di Barriera di Nizza, in …
Read More »Un questore fascista da Lubiana a Portella della Ginestra, un esempio del tradimento della Resistenza
di Riccardo Polimeni Contrariamente a quanto spesso si pensa il 1945 non rappresentò un taglio netto rispetto alla presenza fascista nelle istituzioni. L’ideologia criminale che dominò la penisola per un ventennio permeò lo stato in tutti gli organi che potessero assicurare un adeguato mantenimento del potere, compresa la magistratura. L’amnistia Togliatti non seppe rispondere alle esigenze del paese e i giudici predisposti per condannare i crimini dei generali e degli ideologi del Fascismo risultarono essere gli stessi che, proprio con Mussolini e la fedeltà manifesta a questo, fecero enormi scatti di carriera. Con questi presupposti non è assurdo pensare come …
Read More »In memoria dei fratelli Cervi, una riflessione per il nostro tempo
*di Emanuele Cotti e Sebastian Pelli (FGC – Reggio Emilia) 28 dicembre 1943. Settantaquattro anni fa i sette fratelli Cervi (Gelindo, Antenore, Ferdinando, Aldo, Agostino, Ettore ed Ovidio) furono fucilati a Reggio Emilia, assieme a Quarto Camurri, da un plotone d’esecuzione fascista. Antifascisti convinti, i Cervi fecero della loro dimora un vero e proprio rifugio politico: ribelli provenienti da tutto il mondo, che combatterono l’invasione nazifascista, furono accolti presso la loro casa. I repubblichini, invece, ci videro il loro primo nemico organizzato, non solo per il pieno supporto alla resistenza armata, ma anche per la grande autonomia intellettuale: nel 1934 …
Read More »Laura Boldrini incontra il fascista ucraino Parubij
*di Lorenzo Vagni Lunedì 5 giugno, si è tenuto a Montecitorio un incontro tra il presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, e il presidente del Consiglio Supremo dell’Ucraina (Verchovna Rada Ukraïny), il parlamento ucraino, Andrij Parubij[1]. Parubij è stato nel 1991 uno dei due fondatori, insieme a Oleh Tjahnybok, del Partito Social-Nazionale di Ucraina, partito fascista e di estrema destra che si ispirava all’Organizzazione dei Nazionalisti Ucraini, movimento che durante la Seconda Guerra Mondiale collaborò con gli occupanti nazisti in funzione anticomunista, che ha assunto nel 2004 il nome di Unione Pan-Ucraina “Libertà” (Svoboda). Dal 1998 al 2004 è stato perfino …
Read More »Neo-fascismo e reazione italiana
* di Edoardo Genovese Recentemente la procura de L’Aquila ha portato a compimento una serie di arresti nell’ambito dell’operazione “Aquila Nera”, arrestando alcuni elementi neo-fascisti provenienti da tutta Italia che avevano come fine comune la ricostituzione di un’organizzazione simile a quella di Ordine Nuovo (tra gli indagati anche Rutilio Sermonti, già ex di “Ordine Nuovo” e oggi legato a Forza Nuova), col nome di “Avanguardia Ordinovista”. Il “Movimento Politico Ordine Nuovo”, fondato nel 1969 da Clemente Graziani e Pierluigi Concutelli, si rese responsabile durante il cosiddetto periodo degli “anni di piombo” di numerosi stragi – una su tutte quella di …
Read More »I martiri del 7 luglio, la nostra storia: una democrazia che non funziona
* di Riccardo Pelli e Giulia Paltrinieri Ovidio Franchi, Afro Tondelli, Lauro Farioli, Emilio Reverberi, Marino Serri: il sette luglio 1960 muoiono sotto i colpi della polizia ad una manifestazione di protesta contro il governo Tambroni, sostenuto dal Movimento Sociale italiano. Nei mesi precedenti violenti scontri hanno segnato le piazze di molte città d’Italia, da Nord a Sud. Da Genova a Palermo scioperi e manifestazioni dimostrarono un sentito e partecipe dissenso nei confronti del nuovo assetto politico. Morti e feriti riflettono l’influenza dei fascisti nel governo provvisorio: la guerra è finita da pochi anni e i fascisti del MSI sono …
Read More »Donne, lotta nei campi e Resistenza. L’esempio delle mondine in Emilia Romagna.
* di Federica Savino Sono numerose le donne operaie, madri, contadine, studentesse, insegnanti, le donne di qualsiasi estrazione sociale, che lavorano e si impegnano nella propaganda clandestina e nella costruzione della Resistenza, danno vita ai Gruppi di difesa della donna nel novembre del 1943, vivono la consapevolezza della giusta causa, entrano in clandestinità, fanno le staffette, le partigiane, conquistano un’arma sul campo. Molte combattono nelle brigate partigiane, come Irma Bandiera, nome di battaglia Mimma, torturata e fucilata dai nazifascisti il 14 agosto del 1944, a cui fu dedicata la Prima Brigata Garibaldi. Erano le donne a nascondere i clandestini, ed …
Read More »LA “REPUBBLICA ROSSA DI CAULONIA”. Un’ insurrezione dimenticata.
* di Costantino Talia Molto spesso, quando si parla della resistenza, si tende a considerare la lotta di liberazione dalla barbarie nazifascista solo come una questione riguardante le regioni del centro-nord facendo così apparire le masse popolari meridionali come passive o, peggio, filo fasciste. Da come si potrà evincere dal resto dell’articolo la realtà è diametralmente opposta e, per tanto, ritengo necessario rompere questo ennesimo tabù frutto di anni di revisionismo anti partigiano. Furono decine di migliaia i combattenti meridionali che militarono nelle formazioni partigiane, spesso ricoprendo ruoli di grande importanza militare e politica, tanto da poter essere stimati intorno …
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